Ryan Paris e la sua dolce vita

Gloria Bonucci, il 28 ottobre 2022, per I Mangiadischi Affamati di musica, intervista su Radiabo Centrale Web, Mr. Ryan Paris in occasione della seconda puntata dedicata alla Musica e alla gastronomia degli anni ’80.

Ecco l’intervista estrapolata dalla trasmissione radiofonica:

Gloria: Gloria Bonucci con voi, qui su RADIO BOLOGNA CENTRALE WEB, per I Mangiadischi Affamati di Musica. Questo è un momento attesissimo perché ci ha appena raggiunto un grandissimo artista internazionale. Ha venduto 8 milioni di copie in tutto il mondo. Ha ricevuto dodici dischi d’oro, due d’argento e due di platino. Si è esibito sui migliori palchi, nei principali programmi tv europei e non si è più fermato. È in collegamento telefonico con noi Ryan Paris.

Ryan Paris: Grazie, Gloria, sono molto contento di essere con te in trasmissione.

Gloria: Grazie, per me è un onore e un privilegio poter parlare con te oggi. Ryan, vorrei tornare subito indietro nel tempo. Durante i primi anni ’80 eri un rocker, ascoltavi i Pink Floyd, i King Crimson, eppure l’incontro col produttore Pierluigi Giombini ha cambiato tutto. La tua, in quel momento, è diventata una dolce vita. È così?

Ryan Paris: Sì, è vero, Dolce Vita è una canzone meravigliosa e mi ha cambiato la vita. Io adoro il rock, tantissimo, ma non vengo solo da quello. Ho studiato al conservatorio, sono passato anche attraverso il jazz e la musica sudamericana. Pensa che ho avuto anche una band rock! Ti racconto. Ci trovavamo al primo festival di rock italiano, al Piper, nei quarti di finale. All’improvviso il mio tastierista mi dice che deve partire, perciò il mio batterista dell’epoca mi disse “ti do io il numero di telefono di un tastierista che potrebbe aiutarti”. Composi il numero ed era, con mia sorpresa, Fabio Liberatori, che suonava negli Stadio. Lui fu molto gentile nei miei confronti e mi disse “In questo momento non  posso aiutarti perché suono con gli Stadio e sono anche in tour con Lucio Dalla, però ti posso dare il telefono di un ragazzo veramente molto bravo”. Si riferiva a Pierluigi Giombini che, quattro mesi prima, era stato numero cinque in Italia con “Masterpiece” cantata da Gazebo e “You are Danger” cantata da Gary Low, brani prodotti da lui. Io non ero a conoscenza di tutte queste informazioni, perché venivo dal mondo del rock e al massimo ascoltavo gli Spandau Ballet e i Duran Duran le rare volte che andavo a ballare. In ogni caso lui mi invitò a casa sua e gli feci sentire come cantavo. Mi fece un sacco di complimenti e mi disse “Hai una voce che somiglia molto a quella di Steve Winwood!”. Un complimento enorme per me, in quanto Steve è uno dei miei artisti preferiti.

Gloria:  Grandissimo! Me lo ricordo nei Traffic e nei Blind Faith.

Ryan Paris Io anche dopo, anche in “Talking back to the night”. Quindi Giombini mi disse “Guarda, mi piace molto la tua voce, ma canti in italiano!”. Gli avevo portato dei pezzi solo in italiano… Ma io cantavo anche in inglese! E gli dissi che gli avrei portato qualcosa da sentire nei giorni successivi. Appena me ne andai da casa sua, chiamai un mio amico, Emanuele Luzi, il figlio del caro Mario Luzi. Emanuele, è un tastierista eccezionale e un grande musicista. Andammo insieme nello studio di un amico e scrissi una canzone quel pomeriggio che si chiamava “You gonna save my love” (tu salverai il mio amore). Durante la notte Emanuele la produsse, facemmo l’arrangiamento e il giorno dopo andai da Cherubini dove c’era Pierluigi Giombini. Ascoltò la canzone e disse “Molto bella, Accidenti, con chi la fai?”, ed io risposi “Con l’RCA!” (risata). Ma io, in realtà, non sapevo nulla del mondo discografico. Lui, comunque, fu molto disponibile, mi invitò nuovamente a casa sua e iniziò a studiare la mia voce. Al terzo incontro mi disse: Ho scritto una canzone, che però non è un pezzo rock”. Era DOLCE VITA. E da lì iniziò tutto.

Gloria: Ecco com’è andata, com’è nata DOLCE VITA. Che pezzo meraviglioso! Tra l’altro mi ricordo di averti sentito cantare ultimamente, durante un evento culturale in provincia di Latina, e a fine serata, quando è partita l’intro del brano Dolce vita, ho visto comparire sul viso degli ospiti un sorriso incredibile, una grande gioia. A questo proposito voglio chiederti: chi sono coloro che vengono a sentirti durante i tuoi concerti? Sono i nostalgici di quel periodo, oppure ci sono anche giovani desiderosi di scoprire cosa sono stati gli anni ’80? Magari complice anche Stranger Things, la fortunata serie di Netflix, che ha stuzzicato la curiosità dei ragazzi.

Ryan Paris: Guarda, Dolce Vita è un evergreen. Sono canzoni meravigliose quelle degli anni ’80. Pensa che ho realizzato anche un doppio cd con le canzoni con le cover di Self control, The Neverending Story, ecc… poi te lo farò avere. Poi, Dolce vita, è stata anche usata dalla Mercedes-Benz Classe GL e anche per altre pubblicità, perciò i giovani la conoscono. È una canzone che parla d’arte, d’amore, di due persone che si amano e poi si lasciano, ma non vorrebbero.

Gloria: Aaah, l’amour… (risata). Ryan, parliamo di cibo? Gli anni ‘80 sono stati un periodo di transizione anche per la gastronomia, oltre che per la musica. Siamo passati dalla nouvelle cuisine ai fast food, ma soprattutto ai grandi eccessi. Si usava la panna in quantità industriali, in tutte le preparazioni e pare che, dopo le varie serate nelle discoteche romane, fosse un rito mangiare le pennette alla vodka. Tu che ricordi hai delle cene post esibizione di quel periodo? Cosa ti piaceva mangiare dopo gli spettacoli?

Ryan Paris: Scusa, Gloria, mi viene da ridere perché in realtà io le discoteche le ho frequentate pochissimo in quel periodo, perché avevo solo un brano da presentare, ossia Dolce Vita; poi, quando scoprì che pagavano tantissimo per le esibizioni, iniziai a frequentarle (risata). Comunque sì, la storia delle pennette ala vodka è vera. Mi fai venire in mente  che, per guadagnarmi da vivere durante i miei studi universitari, insegnavo a suonare la chitarra alla scuola di musica del Testaccio. Insegnavo Battisti e Baglioni. Quello, però, fu un periodo di transizione perché mi ero messo in testa che volevo fondare una band rock. Fortuna volle che in quel periodo conobbi un uruguaiano e un argentino, coi quali fondai un bel trio. Tutte le sere, per sette mesi, ci esibimmo in un ristorantino bellissimo a Trastevere e la stessa sera, dall’una alle cinque di mattina, suonavamo anche al Bella Blu di Roma e ci mangiavamo pure le pennette alla Vodka! Perciò sì, mi ricordo di questa cosa. Furono dei mesi veramente belli. Mi sembra di toccare ancora con mano i colori della notte di Trastevere, Un’atmosfera meravigliosa. In quel periodo suonavo e basta, non cantavo. Cantava l’argentino, che suonava il basso, e facciamo tutti i pezzi di Vinicius de Moraes, Jobim…

Gloria: Tanti ricordi allegri, insomma. E a proposito di allegria, vogliamo sorprendere gli ascoltatori di Radio Bologna Centrale Web con un brano che tra poco ascolteremo, dove canti tu e suoni la chitarra elettrica? Come si chiama la canzone rock che stai per presentare?

Ryan Paris: Si chiama I Miss You. Io continuo sempre ad avere uno spirito rock dentro, perché la musica è tutto. Sai, io penso che anche dentro Dolce vita ci sia uno spirito rock!

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Gloria: Bentornati su Radio Bologna Centrale Web. Con noi il mitico Ryan Paris per una puntata tutta anni ‘80. Sai, ti farà sicuramente piacere sapere che domenica mattina ho fatto un giro sul lungolago di Salò, in provincia di Brescia, e ho fermato un sacco di persone. Ho chiesto a bruciapelo “Dimmi il primo brano anni ‘80 che ti viene in mente, subito, senza pensarci troppo”. E in tantissimi hanno nominato proprio Dolce Vita. Incredibile! Sono passati quasi quarant’anni dal tuo più grande successo. Bisogna festeggiare. Hai in serbo qualche sorpresa per tutti noi?

Ryan Paris:  Sì, sono quarant’anni il due di gennaio. Sto preparando sia un tour che altro, ma è tutto top secret. Comunque ho in serbo delle soprese, certo. Senti, ma che bella questa cosa che hai fatto a Salò!

Gloria: Sì, l’ho fatto con una bella faccia tosta. (Risata). Molte persone si sono rese disponibili, si sono messe pure a cantare. In ogni caso hanno nominato tantissimo Dolce Vita, Self Control e I like Chopin.
Ryan, purtroppo siamo giunti alla conclusione della seconda puntata dei Mangiadischi affamati di musica dedicata alla gastronomia e alla musica degli anni 80. Ti ringraziamo per essere stato con noi e, come si fa con i migliori menù, concludiamo con un fantastico dolce. Quindi per voi, la meravigliosa, intramontabile Dolce vita! Ciao Ryan, grazie ancora! Un abbraccio da tutto lo staff di Radiabo.

Ryan Paris: Grazie, Gloria. Un saluto a tutti. Ciao Ciao!

Author: Gloria Bonucci

I Mangiadischi Affamati di musica è un programma radiofonico di Radio Bologna Centrale Web, che si occupa di arte culinaria e di musica. Gloria Bonucci, cuoca e cavatrice di tartufi - nonché musicista - e Fulvio Felisi, "chansommelier" di brani musicali, vi faranno entrare nel loro mondo per servirvi tanta musica rock, che sarà la portata principale, condita da interessanti racconti a tema e interviste esclusive ad artisti del settore musicale, di quello agricolo e di professionisti del food and beverage.